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Canzoni italiane  -  Suddivise per categoria di difficoltà dall' A-semplice  a  C-complesse
“Italiani, popolo di eroi, di santi, di poeti, di artisti, di navigatori, di colonizzatori, di trasmigratori…” È la parte rimasta più famosa di un discorso che Benito Mussolini pronunciò nel 1935.
Il ragazzo della via Gluck - Adriano Celelntano

Il ragazzo della via Gluck  - Adriano Celentano

Questa è la storia
Di uno di noi
Anche lui nato per caso in via Gluck
In una casa, fuori città
Gente tranquilla, che lavorava
Là dove c'era l'erba ora c'è
Una città
E quella casa in mezzo al verde ormai
Dove sarà

Questo ragazzo della via Gluck
Si divertiva a giocare con me
Ma un giorno disse
Vado in città
E lo diceva mentre piangeva
Io gli domando amico
Non sei contento
Vai finalmente a stare in città
Là troverai le cose che non hai avuto qui
Potrai lavarti in casa senza andar
Giù nel cortile

Mio caro amico, disse
Qui sono nato
In questa strada
Ora lascio il mio cuore
Ma come fai a non capire
È una fortuna, per voi che restate
A piedi nudi a giocare nei prati
Mentre là in centro io respiro il cemento
Ma verrà un giorno che ritornerò
Ancora qui
E sentirò l'amico treno
Che fischia così
"Uah, uah"

Passano gli anni
Ma otto son lunghi
Però quel ragazzo ne ha fatta di strada
Ma non si scorda la sua prima casa
Ora coi soldi lui può comperarla
Torna e non trova gli amici che aveva
Solo case su case
Catrame e cemento

Là dove c'era l'erba ora c'è
Una città, ah
E quella casa in mezzo al verde ormai
Dove sarà, mah

Non so, non so
Perché continuano
A costruire, le case
E non lasciano l'erba
Non lasciano l'erba
Non lasciano l'erba
Non lasciano l'erba

Eh no
Se andiamo avanti così, chissà
Come si farà
Chissà
Chissà
Come si farà
 
Compositori: Adriano Celentano / Luciano Beretta / Mariano Detto / Michele Del Prete
Testo di Il ragazzo della via Gluck © Peermusic Publishing, Clan Edizioni Musicali s.r.l.
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